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- Fare cinema d’animazione a scuola di Vinz Beschitorna indice.gif (11321 byte)

L'argomento è trattato in maniera dettagliata nel Quaderno pubblicato dall’Avisco "Cartoni animati a scuola".
Presso l'Avisco si possono vedere film d'animazione realizzati da scuole (dalla materna alle superiori).

se ti interessa saperne di più scrivi a: vincenzobeschi@tin.it 

FINALITA’

In una società in cui la comunicazione è basata in gran parte sull’immagine in movimento, la scuola deve offrire ai giovani gli strumenti necessari per conoscere l’origine, le regole, le strutture linguistiche che regolano il formarsi di questo linguaggio. Fare cinema d’animazione a scuola vuol dire penetrare nei segreti, entrare nei meccanismi della riproduzione del movimento conoscere i processi di costruzione di un linguaggio quotidiano, complesso ed articolato, quale è appunto il cinema d'animazione e quindi acquisire un atteggiamento attivo, consapevole e critico nei confronti dei mass-media in generale.

Ma non solo. Molte altre sono le valenze positive che giocano a favore di una tale esperienza: essendo il cinema d’animazione una forma espressiva variamente articolata, richiede necessariamente il contatto, il coinvolgimento e quindi la partecipazione delle varie discipline. Si può dire che il "cartone animato" rappresenta una vera e propria sintesi interdisciplinare, nella quale disegno, suono, linguaggio si fondono insieme in un ritmo spazio-temporale dove le cadenze sono date da un procedimento logico-matematico.

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Progettare un film d’animazione assume particolare valore didattico in quanto si realizza attraverso un organizzato lavoro di gruppo dove tutti si sentono coinvolti e responsabili della riuscita del prodotto: consentendo la partecipazione a vari livelli e richiedendo differenti abilità non crea "esclusi" od "emarginati" nel processo produttivo anzi, favorisce la valorizzazione delle singole competenze. All’interno della classe il gruppo lavora come in un laboratorio artigianale dove i compiti sono suddivisi ma si è tutti partecipi dell’intero processo produttivo. Attitudini e abilità sono messe continuamente in gioco e si sviluppano e differenziano man mano l’esperienza procede.

Un altro aspetto significativo della produzione di un film d’animazione è che per la sua realizzazione si deve fare ricorso a differenti tipi di manualità. Nell’era dei computer dove l’unica manualità è quella della digitazione dare la possibilità di operare con materiali di vario genere ( dalla carta, ai colori, dagli oggetti tridimensionali articolati , alla plastilina, ecc) per disegnare o costruire i personaggi e gli sfondi, usare le mani per muovere i vari elementi, organizzare il lavoro di équipe al banco di animazione per ottenere un prodotto che trasforma una serie di immagini statiche in immagini in movimento è certamente emozionante e gratificante per tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione.

Non dimentichiamo inoltre che con la tecnica del cinema d’animazione ogni immagine o situazione, anche le più assurde e irreali possono prendere forma : nessun limite è dato alla fantasia. Inoltre, caratteristica unica del film d’animazione, vi è l’attesa e quindi la sorpresa, la meraviglia di vedere personaggi, oggetti, prendere vita per la prima volta sullo schermo

.Sappiamo, per esperienza, che il bambino man mano viene coinvolto in questo genere di attività e si impadronisce delle sue tecniche tenderà a superare i dati della ricerca per promuovere nuove soluzioni sia tecniche che espressive.

 

Molti sono i film d’animazione realizzati dall’Avisco insieme alle scuole (dalla materna alle superiori). I percorsi, anche se personalizzati, hanno una struttura abbastanza precisa:

Si inizia con alcune esperienze che permettono di capire come nasce il movimento nel film d’animazione

L'ANIMAZIONE SENZA LA CINEPRESA - L'IMMAGINE E IL MOVIMENTO

Tutti sanno che alla base di un cartone animato c'è una serie di disegni, ma quello che non sempre si conosce è come facciano questi ad animarsi, attraverso quale trucco. Per capire meglio questo concetto si possono far costruire ai ragazzi dei giocattoli ottici che visualizzano chiaramente il fenomeno della persistenza dell'immagine sulla retina dell'occhio.

ESEMPI:Il TaumatropiO; Lo Zootropio; Il Flip-booK

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FASI DELLA REALIZZAZIONE

Nel realizzare un film d'animazione è importante porre attenzione a tutte le varie fasi di lavorazione in quanto è sufficiente eseguire in maniera approssimativa anche solo una parte di queste per rovinare tutto un lavoro prodotto con cura e pazienza.

Un piano di produzione che si basi su una metodologia funzionale può essere il seguente:

a) trovare una idea

b) stendere il soggetto

c) disegnare lo story-board

d) preparare i materiali

e) fare le riprese a passo uno

f) eseguire il montaggio

g) sonorizzare le immagini

h) visionare il film

 

L'IDEA

E' il nucleo della nostra esperienza dal quale prende vita poi tutto il resto del lavoro. Prima di scegliere definitivamente un'idea è utile analizzare tutte le varie possibilità che essa può offrire ed aver ben chiaro ciò che si vuole comunicare anche perchè una volta scelta un'idea bisogna portarla fino in fondo.

IL SOGGETTO

E' lo sviluppo dell'idea sotto forma di testo scritto nel quale si descrive il contenuto mettendone a fuoco tutti vari passaggi. L'elaborazione del soggetto varierà a seconda della consistenza del progetto.

LO STORY-BOARD

Il soggetto in questa fase viene quindi analizzato e suddiviso in un certo numero di sequenze. Una sequenza può essere a sua volta composta da una serie di quadri. Visualizzando i quattro quadri realizzeremo lo story-board.

Lo story board è il punto forte della programmazione in quanto si tratta di avere, attraverso la rappresentazione in immagini di quanto dice il soggetto, una idea del prodotto finito e quindi di poter pianificare le varie fasi di lavorazione successive.

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TECNICHE E MATERIALI

Una volta approntato lo story-board si entra nel vivo della realizzazione del film d'animazione. E' a questo punto infatti che si dovrà scegliere la tecnica più adatta per sviluppare il soggetto elaborato. rodovetri, "découpage". Pixillation". Il disegno in fase"

LE RIPRESE

Vengono effettuate con la videocamera digitale e il computer.

IL MONTAGGIO

Terminate le riprese e importato il materiale nel computer prenderemo visione di quanto è stato girato e ci dedicheremo all'operazione del montaggio.

LA SONORIZZAZIONE

Eseguita l'operazione del montaggio il film è pronto per essere sonorizzato: suoni, rumori, parole serviranno a dare significato e spessore alle immagini.

LA VISIONE

Espletate tutte le varie operazioni si giunge finalmente alla visione collettiva del prodotto. E' un momento particolarmente emozionante, soprattutto per chi si è cimentato per la prima volta con questo linguaggio, in quanto dopo tanto lavoro si vedono disegni ed oggetti fino ad ora immobili ed inanimati prendere vita e muoversi liberamente.

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IL VIDEO D’ANIMAZIONE

Con la diffusione della videocamera nelle scuole è diventato sempre più frequente l’utilizzo di tale strumento per fare animazioni.

Il collegamento della TV a circuito chiuso, che ci pare essere la chiave più interessante dell’utilizzo del sistema video a scuola, consente ai ragazzi il controllo continuo e immediato del proprio agire, permette l’attivazione della memoria elettronica del VTR con conseguente possibilità di autocorrezione, propone di utilizzare il monitor TV come "mirino collettivo".

Una interessante applicazione del video d’animazione vede i tradizionali "cartoni" realizzati con carta e matita cambiare sostanza per lasciare spazio al magico mondo tridimensionale dei giocattoli. Colori e forme della realtà, pupazzi e giochi in movimento alla ricerca di significati nuovi e di percorsi creativi. un progetto AVISCO che prende il nome di "Videogiò".

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IL COMPUTER E L’ANIMAZIONE

Vi sono dei programmi che senza stravolgere la sostanza del fare "cartoni a scuola" possono trovare un interessante impiego nella fase di realizzazione di una animazione. Questi programmi si basano sull’acquisizione attraverso uno scanner, di disegni realizzati in maniera tradizionale (matita e pennarello), che vengono colorati e montati frame to frame all’interno del computer per poi uscirne in versione definitiva registrandosi sul nastro video. Collegando una videocamera al computer attraverso una scheda video, è possibile lavorare anche su immagini tridimensionali e su sfondi presi dalla realtà.

La tecnologia elettronica mette senz’altro a disposizione dell’animatore strumenti ricchi di possibilità di elaborazione dell’immagine in movimento che nel passato erano impensabili. Ma, come sempre, se non vi sono alla base dei processi di comunicazione "idee" promosse dall’uomo, anche le immagini più incredibili e stupefacenti, le soluzioni tecniche più ardite svaniscono rapidamente nella memoria dello spettatore.

se ti interessa saperne di più scrivi a: vincenzobeschi@tin.it

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