“Divertimento”
per voci in bianco e nero
in tre parti
(allegro - moderato -presto)

a Cathy Berberian

Presentato a CIMATICS/07/AV/ festival BRUXELL - INVIDEO Milano – Festival di Palazzo Venezia-Musica Roma - Resfest 10 Italy Italian Window - Premiato a VIDEOFORMES videoarte e nuovi media a Clermont-Ferrand – Videoland Cesena -  Menzione speciale a VideominutoPop Prato 2006  

un video di
Vinz Beschi
 
Produzione
Elena Pasetti
PinAC -
Pinacoteca Internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi del Comune di Rezzato 
Segreteria
Maria Grazia Morandi 
Immagini realizzate durante il laboratorio della PinAC “Immagini di suono” Produzione: giugno 2005
Durata: 4, 20 minuti 
Un breve “divertissement” che propone in sequenza gli stupori, i gulp, i sob, i suoni onomatopeici delle nuvolette dei fumetti in un puzzle video/sonoro basato su una forma musicale in tre parti (allegro - moderato -presto)
Il video vuole essere un omaggio a Cathy Berberian (2) e alla sua Stripsody che ha dato il via a questo progetto di ricerca tra voce, immagini, parole e ritmo realizzato all’interno del laboratorio “Immagini  di suono” organizzato dalla Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva Aldo Cibaldi del Comune di Rezzato (BS) (1) e sviluppato con un gruppo di ragazzi e ragazze 
 

Molti anni fa, in una sala da concerto ho avuto occasione di sentire Cathy Berberian (2) cantare  il suo brano Stripsody. Una grande emozione e tanta voglia di sperimentare il percorso da lei indicato.
Ho cercato la partitura: bellissima, piena di segni, disegni, notazioni.

Ho coinvolto tante ragazze e tanti ragazzi che si sono cimentati nell’uso della propria voce interpretando la stessa partitura o inventando sequenze nuove.

Tanta voglia di poter finalmente liberare la voce, tanto divertimento, tanta sorpresa.
Perchè non registrare queste voci, questi volti che esprimono l’impegno di usare la voce per non parlare.
Ho raccolto così molte voci bianche, catalogate, inserite nel computer sono diventate voci in bianco e nero, materiale per una nuova composizione, un divertimento.
Tre tempi: un allegro, un moderato e un presto sotto forma di canone. Suoni fumettosi dilatati fino a diventare percettivamente altro, accelerati per essere base ritmica.

Un divertimento musicale ma anche una divertita manipolazione elettronica.

Vinz Beschi
 

(1) La PinAC è un prezioso bene di Rezzato, del territorio bresciano e nazionale. Unica nel suo genere anche in Europa è una collezione fortemente segnata dal carattere internazionale, un ponte ideale con i bambini e i popoli del mondo intero. La collezione storica, iniziata negli anni Cinquanta e fortemente voluta da Aldo Cibaldi, racconta emozioni, sentimenti, pensieri e speranze di migliaia di bambini.
E' un museo dinamico internazionale che raccoglie, cataloga e studia  l'espressività creativa dei bambini dei diversi paesi del mondo; una collezione viva che si fa conoscere attraverso mostre, esposizioni e promozione di convegni; una concreta testimonianza del diritto all'espressione creativa e all'approccio all'arte per tutti i bambini e  gli adulti interessati; un centro di studi sul segno infantile che tiene conto anche dei 'pennelli elettronici' offerti dalle nuove tecnologie; un centro per la  creatività che educa alla conoscenza e al rispetto dei diritti di tutti i popoli, ciascuno nelle proprie diversità artistico-culturali. 

(2)Credo si possa capire la grandezza di Cathy osservando oggi, con il senno di poi, che sin dalla fine degli anni Cinquanta, con la sua voce naturale e disarmata, essa aveva anticipato le sonorità del futuro… Cathy ha fatto della sua voce un laboratorio. Con queste parole Umberto Eco ricorda una delle più straordinarie icone della musica del Novecento.
Cathy Berberian
è stata una cantante di straordinaria duttilità, il cui repertorio svariava dalla musica antica al cabaret. Per lei hanno scritto Bussotti, Cage, Maderna, Stravinskij e Luciano Berio. Le composizioni della Berberian nascono appunto come sperimentazioni sulla propria voce. Tra queste Stripsody, un collage sonoro di onomatopee dal mondo dei fumetti (strips, appunto), trascritte in una "partitura grafica".
Cantava Monteverdi, Carmen, Stravinskij e i Beatles severa e disponibile, garanzia di serietà e di inventiva. E' questo incrocio di qualità che la rende così attraente per chi si vuole oggi cimentare con le diverse possibiltà di elaborazione della voce , sempre meno tutelati da un orizzonte, uno stile, un'ideologia di riferimento. Più liberi, anche più smarriti.